Come ha scritto più di qualcuno parafrasando un famoso concetto di Marxiana memoria, “Il calcio è l’oppio dei popoli”, a significare l’eccessivo attaccamento che si ha verso questo sport, tale da distrarre le masse da argomenti più seri. Sport che se non il più bello, è sicuramente tra i più praticati al mondo, e nel nostro Paese in particolare. Certo, ultimamente del calcio se ne parla solo in termini negativi sia in ambito strettamente sportivo, vista la grande delusione dell’esclusione dai mondiali, sia soprattutto per tutto quello che ruota intorno, ad iniziare dai megacompensi dei calciatori, dagli scandali delle partite truccate, per finire alle vere e proprie battaglie che si verificano tra cosiddetti tifosi che usano qualsiasi scusa per dare sfogo alla loro violenza. E nemmeno il mondo del calcio giovanile fa eccezione: è di questi giorni la notizia di insulti razzisti fatti da ragazzini di 16 anni appartenenti ad una blasonata squadra del nord Italia. Ma il calcio è anche altro. E’ il ricordo di un pallone di gomma di poche lire dietro al quale correvamo spensierati, di pantaloni strappati, di scarpe rotte, dei libri promossi a “pali” di porte improvvisate dovunque c’era uno spazio, fosse anche asfaltato, dell’amico più scarso che però “portava il pallone” e allora giocava in porta, di “sbucciature” varie da mostrare fieri agli amici come se fossero medaglie, anche se poi si tramutavano in scapaccioni e rimproveri materni una volta tornati a casa. Ed è forse con questi ricordi subliminali che è nata l’idea di formare una squadra di calcio per l’OMCeO di Lecce, anche se, meno poeticamente ma più concretamente, il fattore determinante è stata la grande forza mediatica che ne sprigiona, che può portare con grande facilità alla diffusione di messaggi importanti ed al conseguimento di obiettivi impegnativi. Si pensi, infatti, alle tante partite “del cuore” disputate per raccogliere fondi per le patologie più varie. L’idea, devo dire, è stata accolta all’unanimità e con entusiasmo dal nuovo consiglio direttivo dell’OMCeO, e in primis dal Presidente Dr. Donato De Giorgi, e così, una volta avuto il placet, siamo subito partiti. Abbiamo formato uno staff dirigenziale che comprende, oltre al sottoscritto che funge da (ir)responsabile, il Dr. Giuseppe “Peppino” Palaia, un “monumento” vivente del calcio leccese che ancora offre la sua opera di medico sociale alla U.S. Lecce, il Dr. Ciro Del Coco, anestesista, responsabile del settore medico delle giovanili dell’U.S. Lecce, il Dr. Angelo Tornese, Presidente della Federazione Medico-Sportiva della provincia di Lecce, e il Dr. Cosimo Nuzzo, Medico di Medicina Generale nonché Tesoriere dell’OMCeO salentino. La scelta del tecnico è caduta su “mister” Enzo Russo, un allenatore di provata esperienza, che ha anche lui abbracciato con entusiasmo il progetto fin dall’inizio. Inutile dire che siamo tutti volontari, dirigenti e calciatori! Gli obiettivi? Promuovere iniziative a scopo benefico e partecipare alle varie competizioni riservate ai medici. L’esordio in tal senso non poteva essere dei migliori: infatti nel 2019 abbiamo vinto la prima edizione del “Torneo degli Ordini e delle Professioni” e come campioni incarica ci apprestiamo a difendere il titolo nel campionato 2019-20. Anche a livello Nazionale ci siamo difesi più che bene: anche se rimaneggiati per molteplici motivi, abbiamo partecipato con onore sia alla Coppa Italia che al Campionato Nazionale Medici! Una cosa importante: tutti gli iscritti all’Ordine possono partecipare agli allenamenti! Per cui se giochi a calcio e vuoi divertirti, ti aspettiamo.
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Mimmo Rocco